Elon, SuperGrok e il Big Bang dell’intelligenza
L’AI secondo Elon: geniale, potentissima, educabile. Forse.
Mercoled’ 9 Luglio 2025 Elon Musk ha presentato al mondo Grok 4 il suo ultimo modello di intelligenza artificiale che promette prestazioni sensazionali tanto da arrivare a offrire abbonamenti da 300$ al mese nella versione SuperGrok Heavy.
Non mi addentrerò nei meandri delle spiegazioni tecniche introdotte con questo nuovo modello, vorrei piuttosto soffermarmi su alcune considerazioni che Elon Musk fa durante la presentazione stessa, nel suo abituale stile pacato e apparentemente umile.
Da dove viene Grok?
E’ l’umiltà (in senso ironico) che mi ha colpito fin dagli albori. Nella mia ignoranza pensavo che il nome Grok fosse preso da qualche divinità, che so vichinga (lo vedevo bene un dio Grok seduto a tavola con Odino e Thor ad Ásgarðr), ma in effetti sarebbe stato troppo banale. Stiamo parlando di una persona che ha chiamato uno dei suoi figli Techno Mechanicus: c’era da aspettarsi che per la sua AI avesse in mente qualcosa di più sofisticato.
Per chi non lo sapesse quindi Grok viene dal romanzo di Robert A. Heinlein "Straniero in terra straniera" che narra la storia di Valentine Michael Smith, un essere umano allevato dai marziani su Marte che ritorna sulla Terra terminata l'adolescenza, e della sua interazione con la cultura terrestre.
Nel libro, "grok" è un verbo che significa comprendere profondamente, empatizzare completamente o fondersi con qualcosa o qualcuno, al punto da far parte dell'oggetto compreso (questa definizione me l’ha fornita Grok3).
E questo secondo me è il concetto di fondo che troviamo nelle parole di Musk all’interno della presentazione.
Restiamo umili
Si parlava di umiltà e guardandolo in video, tutto sommato, Elon sembra una persona pacata, tranquilla, sobria quasi umile appunto.
Umiltà che ritroviamo anche nel nome scelto per il supercomputer che c’è alla base dell’addestramento dell’AI di Musk, chiamato appunto modestamente Colossus (con un chiaro riferimento al supercomputer usato nella seconda guerra mondiale per decifrare la corrispondenza nazista).
La presentazione, in cui Elon viene affiancato da una gang di giovani nerd, immagino entusiasti di lavorare per lui 23 ore al giorno, inizia mostrando come questo nuovo modello abbia raggiunto risultati incredibili nei test di intelligenza arrivando a doppiare i concorrenti nel famigerato “Ultimo esame dell’Umanità” (anche se per ora sul sito ufficiale non ho trovato riscontri).
Difronte a certi risultati Elon sottolinea modestamente:
“Voglio solo sottolineare questo punto. Per quanto riguarda le domande accademiche, Grok è superiore al livello di un dottorato di ricerca in ogni materia. Senza eccezioni.” (06:12)
Poi però torna umile e questo infondo ci piace:
“Beh, ora, questo non significa che sia perfetto” (06:22)
Del resto, oggettivamente
“A volte può mancare di buon senso e non ha ancora inventato nuove tecnologie o scoperto nuova fisica” (06:27)
Questo mi aveva quasi rassicurato. L’Ai non è perfetta anche se eccelle in tutte le materie accademiche, ma ha anche qualche difetto, e per fortuna dico io, altrimenti cosa ci stiamo a fare noi?
Elon, tuttavia, non ha voglia di rassicurarmi troppo:
“è solo una questione di tempo. Penso che potrebbe scoprire nuove tecnologie già entro la fine di quest'anno, e sarei scioccato se non lo facesse l'anno prossimo. Quindi, mi aspetto che Grok scopra letteralmente nuove tecnologie che siano effettivamente utili non più tardi dell'anno prossimo, forse già quest'anno, e potrebbe scoprire nuova fisica l'anno prossimo. Entro due anni, direi quasi certamente." (06:35)
Vero, falso? Solo il tempo ci potrà dire se questa previsione era una smargiassata o la verità. Io, tuttavia, mi sono fatto l’idea che Musk lo pensi veramente, che sia uno dei passi della sua personale road-map verso “l’infinito e oltre”.
Una buona IA
“Siamo all'inizio di un'enorme esplosione di intelligenza. Siamo nel bel mezzo del Big Bang dell'intelligenza in questo momento. E siamo nel momento più interessante per essere vivi di qualsiasi altra epoca nella storia. Detto questo, dobbiamo assicurarci che l'IA sia una buona IA. Un buon Grok” (09:34)
Questo oggettivamente è vero. Non so se siamo nel momento più interessante per essere vivi di tutta la storia (anche esserci nel momento della scoperta del fuoco secondo me non sarebbe stato male), ma di sicuro dobbiamo fare di tutto affinché l’IA sia una buona AI, che Grok sia un buon Grok e magari non quello che pochi giorni fa è stato sorpreso a bestemmiare o a inneggiare al nazismo.
“Puoi pensare all'IA come a un bambino super geniale che alla fine ti supererà in intelligenza, ma puoi ancora instillargli i giusti valori e incoraggiarlo a essere veritiero, onorevole, tutte quelle buone qualità, i valori che vorresti instillare in un bambino che crescendo diventerà incredibilmente potente”(10:20)
Come si fa a non essere d’accordo? Del resto, l’educazione fin da piccoli è fondamentale lo sanno tutti!
Se Clark Kent fosse stato allevato da Lionel Luthor piuttosto che da Jonathan e Martha Kent probabilmente Superman avrebbe incenerito i gattini rimasti intrappolati sugli alberi invece che farli scendere amorevolmente.
Sappiamo tuttavia che non possiamo pensare di sviluppare una AI “buona” solo con l’addestramento, servono regole e ne serviranno sempre di più, anche se l’aria che tira su questo fronte non è delle migliori visto i recenti tentativi dell’amministrazione Trump di “centralizzare” la regolamentazione (o non regolamentazione) statunitense in materia di intelligenza artificiale.
Secondo Musk l’impatto che l’IA sempre più intelligente e potente avrà sull’economia del pianeta sarà esplosiva, devastante.
“Se la civiltà non si auto annienterà” (11:56), supponendo che continui a progredire, sembrerà molto pittoresca in retrospettiva. Sembrerà, come uomini delle caverne che lanciano bastoni nel fuoco, un livello di economia del genere, rispetto a ciò che il futuro riserverà."
Non tutto è oro quello che luccica, diciamolo pure. Anche Musk si mostra preoccupato (12:22) all’idea di aver creato una intelligenza molto superiore alla nostra. E lui stesso si chiede se questo sarà positivo o negativo per l'umanità. Dice infatti:
“Penso che sarà positivo. Molto probabilmente sarà positivo. Ma in un certo senso mi sono rassegnato al fatto che, anche se non dovesse essere positivo, vorrei almeno essere vivo per vederlo accadere." (12:35)
Mi sono chiesto anche io, se anche a me, tutto sommato, piacerebbe esserci anche nel caso le cose si mettessero male e devo ammettere che al momento non ho una risposta così definitiva come la sua; quindi, incrocio le dita e spero che vada tutto bene.
A decidere sarà la “realtà”?
Per Musk infine, il giudice supremo per stabilire se l’AI è buona o no non può che essere la realtà.
“Perché la fisica è la legge suprema. Non puoi violare la fisica. (…) inventi una nuova tecnologia, come migliorare il design di un'auto o di un razzo, o creare un nuovo farmaco, e funziona? Il razzo arriva in orbita? L'auto funziona? Il farmaco è efficace? Qualunque sia il caso, la realtà è il giudice supremo qui” (14:12)
Poco prima Elon auspicava “una buona AI”, poi però dice che il giudice supremo è la realtà. Ma se lasciamo decidere alla "realtà", stiamo dicendo che conta solo il risultato (efficienza)?
Come arriviamo al risultato? Quale strada userà l’AI per arrivare al farmaco efficace o all’auto funzionante? Non credo sia opportuno sottovalutare questo aspetto: l’ultima cosa che vogliamo che l’AI diventi come la Zampa di Scimmia.
Chiudo ricordandoci che Grok in fondo è un termine marziano, ed è su Marte che Elon vuole andare. Non vorrà mica scappare?
Teniamo presente il suo significato: comprendere profondamente, empatizzare completamente o fondersi con qualcosa o qualcuno, al punto da far parte dell'oggetto compreso.
L’AI sempre più evoluta sarà in grado di comprendere sempre meglio l’uomo e il mondo che ci circonda e magari riuscirà ad empatizzare realmente; è prossima la fusione stessa con il mondo circostante magari grazie alle macchine (penso ai robot Optimus che lo stesso Musk cita in questa presentazione 09:13) se non addirittura con l’uomo stesso, grazie, magari, anche ai progressi di Neuralink.
Buon Big Bang a tutti!
Se ti interessa il mondo dell’IA ho realizzato un libro che si chiama Alex e Arka: Conversazioni con l'Intelligenza Artificiale, un dialogo uomo macchina sulle implicazioni dell’avvento di questa tecnologia nella nostra società. Clicca QUI per saperne di più.
E se vuoi un assaggio gratuito clicca QUI.